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Ambra: la gemma fiorita dagli alberi!

Aggiornamento: 26 nov 2019



"Troverai più nei boschi che nei libri.

Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà."

(San Bernardo di Chiaravalle)


Cari amici, ecco un vero gioiello di Madre Natura: l'ambra.


Una delle poche gemme di natura organica.


Si tratta come forse saprete di un'antichissima resina che il tempo ha tramutato in cristallo.

I primi gioielli delle civiltà antiche erano composti di ambra e l'uomo si è sempre interrogato sull'origine di questa spensierata esplosione di solarità.


Plinio il vecchio, storico che ha fatto della Natura la protagonista della Storia, era andato vicino ad intuire la verità. Per lui l'ambra nasceva da antichi pini della famiglia "pinus succinifera" ed era per gli stessi alberi un balsamo e una sostanza auto-curativa.

L'ambra è in effetti una resina fossile derivante da conifere che in milioni di anni si sono appunto "amberizzate".


Hanno al loro interno intrappolato bollicine d'aria ma anche insetti o specie oggi estinte.


L'ambra, amici miei, ha deciso di diventare il più raggiante dei diari di testimonianza del divenire e mutare del mondo.


Le più antiche sono di 400 milioni di anni fa, le più recenti sono distanti da noi appena 100.000.


Mentre siamo qui, in molteplici luoghi del mondo resine iniziano a tramutarsi in gemme.


Caratteristiche del cristallo


L’ambra è traslucida, di un colore che può variare tra giallo, oro, arancio, rosso e bruno.

I più importanti giacimenti si trovano nel Mar Baltico e sulle spiagge che lo stesso bagna.

La più apprezzata è quella di provenienza lituana o polacca.

Il colore ambra non è "giallo". Amici, il colore dell'ambra è quanto mai vario e vira spesso verso una tonalità più bruna. Esiste anche la rarissima ambra blu.

La sua profonda ricchezza interiore porta a galla la tensione tra la radicalità della terra ed il mare, vista la potente connessione tra i due elementi, che esplodono nella passionalità del rosso e nella serenità dell'azzurro.

Il suo significato si gioca tutto sui due poli del mare come della terra: la vita e la morte (e la Rinascita) che si inseguono e si fondono nelle tonalità "brune" del marrone.

Poli di Vita e Morte che sono imprescindibili nell'esperienza umana e ne costituiscono il tessuto.


Le leggende


Sono splendide le leggende che popoli diversi hanno tributato a questa gemma sfavillante.

Per gli antichi greci (che la chiamavano "electron", nome denso di modernità) erano le lacrime piante dalle Eliadi, le giovani sorelle di Fetonte, figlio di Helios, folgorato da Zeus per aver voluto condurre il carro del sole con arroganza. Le Eliadi furono tramutate in pioppi lungo il fiume in cui era precipitato il giovane infelice. Il loro pianto divenne ambra lucente.

La mitologia cinese invece considera questo cristallo l'anima della Tigre dopo la morte, tanto da chiamarlo hu-pu "anima della tigre" appunto.



Benefici


Se strofinata con un panno si carica di elettricità statica ed è capace di attirare a se piccoli corpi come polvere, foglietti e pezzi di carta.

Così come può attirare amicizia ed amore nelle nostre vite.

Questa è la pietra dell'infanzia. Perfetta per portare spensieratezza e luce nelle vite dei piccoli, persino per aiutarne la dentizione.

La mamma potrà portare un gioiello di ambra e donarne uno al suo cucciolo. Sarà un ponte di amore tra di loro.


L'ambra favorisce lo sviluppo di una piena consapevolezza di sé. Rende spontanei ed aperti. Eleva la natura solare della persona.

Infonde spensieratezza e leggerezza d'animo (e non è vero che la leggerezza dell'essere è insostenibile!).


Aumenta l'elasticità mentale e la creatività. Motivando ci aiuta a realizzare, o almeno avvicinarci a farlo, i nostri desideri.

L’ambra è collegata al sistema cristallino amorfo. Attrae chi non ama allinearsi o vivere per l'altrui approvazione.

Come gran parte delle pietre giallo-arancio è legata al secondo ed al terzo chakra, quello sacrale e quello del plesso solare dunque.


E' di ambra "l'ottava meraviglia del mondo", parlo della famosa "camera d'ambra" che possiamo ammirare nel Palazzo di Caterina a Pushkin (Tsarskoye Selo). Purtroppo non è possibile raccontarvi tutta la sua storia avventurosa, ma vi invito assolutamente ad andare a cercarla.



Per qualsiasi informazione, chiarimento o curiosità, contattatemi su: contatti@ladonnacristallo.com.


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Se volete acquistarla, sul mio sito trovate:

 
 
 

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